Cara collega, caro collega, dopo innumerevoli peripezie che hanno visto sempre mettere in discussione il regime autorizzativo degli studi professionali di fisioterapia, nonostante questo fosse legge già dal 2007 e l’articolo 45 comma 1 della LR 1/2012 avesse ribadito questo concetto, l’AIFI Abruzzo ha prodotto un ulteriore sforzo politico che questa volta è risultato decisivo e definitivo in tal senso.
La recente LR n°12 del 2 maggio 2016, pubblicata sull’edizione speciale n°74 del B.U.R.A. del 6 maggio 2016, ha modificato ed integrato la L.R. n°32 del 31 luglio 2007, concernente le norme regionali in materia di autorizzazione, accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private.
In essa è sancito in maniera inequivocabile che lo studio professionale del fisioterapista, a conduzione singola o associata, è soggetto ad autorizzazione e può eventualmente accedere anche alla procedura di accreditamento istituzionale. Naturalmente il tutto sarà possibile solo se si è in regola con i requisiti minimi previsti per l’autorizzazione all’esercizio e per l’accreditamento istituzionale riportati negli allegati Manuali di Autorizzazione e di Accreditamento.
Ricordate, comunque, che per esercitare in uno studio di fisioterapia è necessaria e sufficiente l’autorizzazione all’esercizio mentre la richiesta di accreditamento istituzionale è facoltativa e successiva agli specifici bandi regionali indetti al riguardo.
Per aprire e condurre uno studio professionale di fisioterapia, a conduzione singola o associata, è necessario presentare al SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) del comune di competenza la domanda di realizzazione in base all’art.3 della LR 32/2007 e successivamente quella di autorizzazione all’esercizio in base all’art.4 della stessa legge. Va da se che già in sede di presentazione della domanda di realizzazione lo studio deve rispettare i requisiti minimi previsti per legge che vanno allegati alla domanda stessa insieme alla documentazione sotto elencata.
Attenzione, i fisioterapisti che già esercitano nel proprio studio, debbono presentare entrambe le domande contestualmente allegando i documenti sotto riportati insieme alla vecchia D.I.A. (Denuncia di Inizio Attività) o S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presentata al comune a suo tempo.
Le domande di realizzazione e di autorizzazione all’esercizio vanno presentate tramite PEC (Posta Elettronica Certificata, obbligatoria dal 12 agosto 2016), al SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) del comune in cui si apre lo studio o dove già si esercita.
Il SUAP tratterrà copia delle domande presso il Comune e le trasmetterà inizialmente al Dipartimento di Prevenzione della ASL ed infine alla Direzione Sanità Regionale.
Riportiamo di seguito la procedura necessaria e la documentazione da allegare.
- Compilazione del Modello 01 (allegato 6) per la domanda di rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione dello studio in base all’art.3 della LR 32/2007 allegandovi copia della precedente D.I.A. o S.C.I.A.;
- Compilazione del Modello 02 (allegato 4) per la domanda di rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività sanitaria (che verrà rilasciata al termine della verifica di tutti i documenti e del mod. 01) in base all’art.4 della LR 32/2007;
Allegare alla modulistica di cui sopra:
- Atto notarile di proprietà dello studio oppure contratto di affitto/comodato e destinazione d’uso dello stesso (A 10 oppure solo A, grazie al decreto Sblocca Italia del 2013, e salvo altra diversa disposizione del regolamento urbanistico purchè il locale abbia tutti i requisiti minimi previsti dalle schede SPSRF, STG e DP del manuale di autorizzazione della LR 32/2007 );
- Copia autocertificata del titolo abilitante e cioè della laurea in fisioterapia o di titolo equipollente (DM del 27 luglio 2000) o equivalente (DPCM del 26 luglio 2011) conseguiti entro il 26 febbraio 1999;
- Planimetria dei locali scala 1:100 e relazione tecnica – descrittiva dei locali a firma di tecnico abilitato;
- Certificato di agibilità dello studio redatto da un tecnico (geometra, ingegnere iscritto all’ordine);
- Certificato quinquennale redatto dal tecnico (geometra, ingegnere iscritto all’ordine) che dichiari l’agibilità, l’igienicità e la destinazione d’uso dei locali;
- Scheda compilata dei requisiti minimi dello studio professionale di fisioterapia (codice paragrafo SPSRF allegato 13);
- Scheda compilata dei requisiti minimi strutturali e tecnologici generali (codice paragrafo STG allegato 12);
- Compilazione della scheda dei requisiti minimi organizzativi dei diritti del paziente (codice paragrafo DP allegato 11) e della carta dei servizi (allegato 2);
- Verbale redatto dalla ASL sulla messa a terra dell’impianto elettrico o da personale accreditato che possa redigere la certificazione da effettuare ogni due anni;
- Dichiarazione e certificazione a regola d’arte dell’impianto elettrico (firmato dall’ingegnere e tecnico abilitato);
- Dichiarazione e certificazione a regola d’arte dell’impianto termoidraulico (firmato dall’ingegnere e dal tecnico abilitato);
- In presenza di climatizzazione e UTA (Unità di Trattamento dell’Aria), certificato annuale di pulizia dei filtri;
- Contratto per lo smaltimento dei rifiuti sanitari (solo se prodotti);
- Fotocopia documento di identità;
- Elenco delle terapie svolte nello studio;
- Certificazione degli elettromedicali e manutenzione degli stessi annuale redatta dal tecnico abilitato.
Il SUAP, verificati tutti i documenti, se l’esito è positivo, rilascia il PCPU (certificato del Procedimento Conclusivo del Procedimento Unico) e il certificato dell’autorizzazione “PREDEFINITIVA” (da non confondere con quella stabilita dall’articolo 11 della LR 32/2007 che non ci compete) all’esercizio e lo invia a destinazione del professionista che già lavora e che ha inoltrato la pratica. Inoltre, sempre il SUAP, invia tutti i documenti alla ASL di competenza (commissione di tutela e vigilanza) che organizza il sopralluogo, concordato con la struttura, per la verifica di tutti i requisiti richiesti e, in caso di parere favorevole, rilascia l’autorizzazione definitiva all’esercizio dell’attività fisioterapica. La Commissione di tutela e vigilanza, infine, invia il tutto in regione e la struttura viene schedata sul registro delle strutture sanitarie fisioterapiche in base alla LR 32/2007.
- PROCEDURE AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO MODULI
- Carta dei Servizi
- libera professione e POS
- Domanda per Autorizzazione di Studio o Ambulatorio di Fisioterapia
- Domanda per Accreditamento Istituzionale di Studio o Ambulatorio di Fisioterapia
- Domanda per Realizzazione di Studio o Ambulatorio di Fisioterapia
- Domanda per Realizzazione di Studio o Ambulatorio di FisioterapiaRequisiti Minimi previsti per l’Accreditamento dello Studio
- Requisiti Minimi precompilati Org Diritti ndei Pazienti
- Requisiti minini strutturali e tecnologici generali
- Domanda precompilata per Autorizzazione Studio
- Requisiti Minimi Organizzativi Diritti dei Pazienti
- Requisiti Minimi Strutturali e Tecnologici Generali
- Requisiti Minimi Strutturali Tecnologici ed Organizzativi
- Domanda per Autorizzazione di Studio o Ambulatorio di Fisioterapia
- Differenza tra Studio e Ambulatorio
- Circolare esplicativa su aut studi FT
- LR 32 2007
Buonasera,
vorrei ringraziare per la chiarezza e la quantità di documenti fornita.
Vi contatto perchè ho intenzione di aprire il mio studio professionale di fisioterapia.
Ho solo un dubbio: dopo innumerevoli consulenze con la responsabile del SUAP è emerso che per aprire lo studio (no “ambulatorio”), ma studio professionale semplice, ci vorrebbe anche un bagno per il personale…(oltre a quello per disabili per i pazienti)… quindi praticamente 2 bagni!!! Questa cosa mi è sembrata strana! Ed infatti anche dall’ampia documentazione che ho reperito dal sito del ministero e dal vostro sito non risulta!
Quindi chiedo conferma a voi: servono due bagni, o basta un solo bagno a norma handicap? utilizzabile dunque dai pazienti e da me? Grazie per la risposta
Buongiorno, perdona il ritardo…ti consiglio di metterti in contatto con il segretario di AIFI Abruzzo (troverai mail e telefono nella pagina “chi siamo” di questo sito), Ginesio Picchini. Saprà darti tutte le info in materia di studio professionale.